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VOUCHER PER LA DIGITALIZZAZIONE Economia 

VOUCHER PER LA DIGITALIZZAZIONE

Il voucher per la digitalizzazione è una misura agevolativa per le micro, piccole e medie imprese che prevede un contributo, tramite la concessione di un VOUCHER di importo non superiore a 10 mila euro, finalizzato all’adozione di interventi di digitalizzazione dei processi aziendali e di ammodernamento tecnologico, nonché a rendere più efficienti sia il processo produttivo che il passaggio delle informazioni tra colleghi.

Può essere richiesto da micro, piccole e medie imprese, costituite in qualsiasi forma giuridica e con qualsiasi regime contabile ma che risultino iscritte nel Registro delle Imprese.
I liberi professionisti come avvocati, architetti, commercialisti o titolari di partita IVA possono accedere alle agevolazioni solo ed esclusivamente se iscritti al Registro delle imprese.
Dal 15 gennaio 2018 sarà possibile iniziare la compilazione della domanda per le PMI che vorranno fare richiesta.
L’invio potrà essere effettuato dal 30 gennaio al 9 febbraio 2018 in riferimento all’acquisto di hardware, software e servizi di consulenza specialistici per rendere tangibili le politiche di abbattimento del digital divide delle nostre imprese.

Si tratta di una misura agevolativa per le micro, piccole e medie imprese che prevede la concessione di un contributo a fondo perduto (voucher) di importo non superiore a 10.000 euro.
Insomma un intervento tanto necessario quanto atteso, soprattutto dalle imprese poco “digital”, che grazie ad esso potranno sostenere, sebbene parzialmente, lo sviluppo (ed i rischi) del loro debutto in rete.
Si tratta di un contributo a fondo perduto che prende la forma di uno strumento che consente di prenotare un piccolo “tesoretto” di disponibilità per finanziare componenti hardware e servizi IT: l’obiettivo è coprire gli interventi di digitalizzazione dei processi aziendali e/o rinnovare la tecnologia utilizzata in azienda.

Il voucher deve essere utilizzato esclusivamente per l’acquisto di software, hardware e/o servizi specialistici che siano in grado di:
• migliorare l’efficienza aziendale
• modernizzare l’organizzazione del lavoro, mediante l’utilizzo di strumenti tecnologici e forme di flessibilità del lavoro, tra cui il telelavoro
• sviluppare soluzioni di e-commerce
• fruire della connettività a banda larga e ultralarga o del collegamento alla rete internet mediante la tecnologia satellitare
• realizzare interventi di formazione qualificata del personale nel campo ICT.

Sono ammissibili al bando voucher digitalizzazione PMI anche i beni e servizi acquistati da fornitori esteri, e i costi sostenuti per l’acquisto a tempo determinato di licenze d’uso dei software.
Escluse invece le spese per i canoni relativi a servizi informatici, come per esempio i canoni di abbonamento per il cloud storage, o per il noleggio di attrezzature informatiche
La dotazione complessiva di quest’agevolazione è pari a 100 milioni di euro, ma il plafond è suddiviso su base regionale.
Il contributo copre fino al 50% delle spese che sono ritenute ammissibili, quindi è opportuno sapere che l’investimento complessivo dovrà prevedere una parte a carico dell’impresa.
Il funzionamento è molto semplice: il 15 gennaio 2018 si apre la piattaforma informatica del Ministero dello Sviluppo Economico. Da quel momento sarà possibile iniziare a caricare online la domanda.

Lo sportello vero e proprio si apre alle ore 10 del 30 gennaio 2018 e chiude il 9 febbraio alle ore 18.
Per accedere alla piattaforma del Ministero è necessario:
1. Essere in possesso della Carta Nazionale dei Servizi
2. Aver accesso ad una casella di posta elettronica certificata (PEC) attiva
3. Essere registrati nel Registro delle Imprese.

Entro 30 giorni dalla chiusura dello sportello, il Ministero adotterà un provvedimento cumulativo di prenotazione del Voucher, che conterrà l’elenco di tutte le imprese ammesse e dell’importo dell’agevolazione prenotata, suddivise per regione.
Da quel momento le imprese beneficiarie avranno 6 mesi di tempo per fronteggiare le spese che hanno detto di voler sostenere nella domanda di ammissione.
La cosa interessante è che nessuna delle imprese che avranno fatto domanda rimarrà a bocca asciutta.
In altre parole, in quest’agevolazione non è necessario arrivare primi ma è aperta a tutte le imprese.
Infatti, se le richieste saranno numerose, come si prevede, il Ministero procederà al riparto delle risorse in ragione del fabbisogno derivante dalla concessione del Voucher da assegnare a ciascuna impresa beneficiaria.

 

 

Luigi Specchio
ISCRITTO ALL’ORDINE DOTTORI COMMERCIALISTI ED ESPERTI CONTABILI
SALERNO

 







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